WillBENEDICT
Bonjour Tourist
Gió Marconi, Milan
13.04.–16.06.2012
Bonjour Tourist
Gió Marconi, Milan
13.04.–16.06.2012
1/10
Will Benedict,
Bonjour Tourist (Lucie & Markus), 2012
Gouache on canvas and foamcore, archival inkjet print, aluminium, glass, tape
108 x 155 cm
Bonjour Tourist (Lucie & Markus), 2012
Gouache on canvas and foamcore, archival inkjet print, aluminium, glass, tape
108 x 155 cm
IT
Will Benedict
Bonjour Tourist
Inaugurazione: venerdì 13 aprile dalle 19.00 alle 22.00
Ore 20.00 performance di Lucy Dodd
14 aprile - 16 giugno 2012
martedì – sabato; 11-19
Nel corso degli ultimi anni Will Benedict ha lavorato in maniera professionale come fotografo, pittore e turista.
Nel mese di aprile Benedict presenterà presso la galleria Giò Marconi Bonjour Tourist, nuovi lavori realizzati attraverso la combinazione di gouaches e fotografie sagomate, montate su speciali cornici in alluminio e foamcore. Organizzati in distinte serie, corrispondono alle categorie nominali di giornalisti televisivi, cartoline, bandiere, coppie a cena e nazioni che sbirciano attraverso finestre. Se paragoniamo l’esperienza alla stimolazione estetica vissuta guardando la televisione, questi lavori permettono di guardare due, forse tre canali nello stesso momento.
Il brusio delle cose, i luoghi, i cibi e le persone sono fossilizzati in lucidi passepartout di foamcore abbondantemente dipinti, congelando la tristezza del turista e del pubblico (la stessa cosa) in una lieve miscela ipomaniacale di euphoria e irritabilità. Congelati insieme a tutto e tutti, all’interno di questi passepartout ci sono dipinti su tela che raffigurano un nazionalismo di seni e peni che vende cibo al ristorante, biglietti aerei per località esotiche, muri o francobolli.
Le relazioni sociali sono stimolanti, incarnano la crescita, la distruzione e la riformulazione delle idee. Nei dipinti di Benedict, attraverso la costante rimediazione, l’unico elemento immutabile è la moltiplicazione dei livelli interpellativi.
In occasione dell’inaugurazione sarà possibile vedere le fotografie a grandezza naturale che popolano il suo lavoro e assistere alla performance di Lucy Dodd che romperà l’atmosferà. Con un’attenzione illimitata, la pittura diventa uno zoom perpetuo che genera e penetra senza fine i livelli ricorsivi di un dilemma falsamente faustiano – lavorare o non lavorare, cenare o dipingere, cena, dipinto, cena, dipinto, etc. Come un primo appuntamento metropolitano in cui ingrassiamo, parliamo, subiamo tendenze nazionalistiche e vediamo a fatica cosa può essere fatto.
- Mathieu Malouf
Bonjour Tourist
Inaugurazione: venerdì 13 aprile dalle 19.00 alle 22.00
Ore 20.00 performance di Lucy Dodd
14 aprile - 16 giugno 2012
martedì – sabato; 11-19
Nel corso degli ultimi anni Will Benedict ha lavorato in maniera professionale come fotografo, pittore e turista.
Nel mese di aprile Benedict presenterà presso la galleria Giò Marconi Bonjour Tourist, nuovi lavori realizzati attraverso la combinazione di gouaches e fotografie sagomate, montate su speciali cornici in alluminio e foamcore. Organizzati in distinte serie, corrispondono alle categorie nominali di giornalisti televisivi, cartoline, bandiere, coppie a cena e nazioni che sbirciano attraverso finestre. Se paragoniamo l’esperienza alla stimolazione estetica vissuta guardando la televisione, questi lavori permettono di guardare due, forse tre canali nello stesso momento.
Il brusio delle cose, i luoghi, i cibi e le persone sono fossilizzati in lucidi passepartout di foamcore abbondantemente dipinti, congelando la tristezza del turista e del pubblico (la stessa cosa) in una lieve miscela ipomaniacale di euphoria e irritabilità. Congelati insieme a tutto e tutti, all’interno di questi passepartout ci sono dipinti su tela che raffigurano un nazionalismo di seni e peni che vende cibo al ristorante, biglietti aerei per località esotiche, muri o francobolli.
Le relazioni sociali sono stimolanti, incarnano la crescita, la distruzione e la riformulazione delle idee. Nei dipinti di Benedict, attraverso la costante rimediazione, l’unico elemento immutabile è la moltiplicazione dei livelli interpellativi.
In occasione dell’inaugurazione sarà possibile vedere le fotografie a grandezza naturale che popolano il suo lavoro e assistere alla performance di Lucy Dodd che romperà l’atmosferà. Con un’attenzione illimitata, la pittura diventa uno zoom perpetuo che genera e penetra senza fine i livelli ricorsivi di un dilemma falsamente faustiano – lavorare o non lavorare, cenare o dipingere, cena, dipinto, cena, dipinto, etc. Come un primo appuntamento metropolitano in cui ingrassiamo, parliamo, subiamo tendenze nazionalistiche e vediamo a fatica cosa può essere fatto.
- Mathieu Malouf
EN
Will Benedict
Bonjour Tourist
Opening: Friday, April 13, 2012; 7pm-10pm
From 8pm performance by Lucy Dodd
April 14- June 16, 2012
From Tuesday to Saturday, 11am-7pm
For the past several years Will Benedict has been working professionally as a photographer, painter and tourist. This April at Gio' Marconi, Benedict will present Bonjour Tourist, new works relying on various combinations of gouache paintings and cut-out studio portraits, mounted in customized aluminium and foamcore frames. Organized in distinct series, they fulfill the nominal categories of newscasters, postcards, flags, couples having dinner and nations peeking in through windows. Compared to the kind of aesthetic stimulation experienced while watching TV the works are like watching two, maybe three channels at the same time. In Benedict's works the buzzing clamor of things, places, foods and people are fossilized in lavishly painted waxed foamcore passepartout, freezing the sadness of the tourist and audience (the same thing) into an ever so slight hypomanic mixture of euphoria and irritability. Frozen along with everyone and everything in these passepartouts are paintings on canvas depicting a tits and penis nationalism that sells food at restaurants, plane ticket to exotic locals, walls or stamps. Social relations are stimulating, they embody growth, destruction and a reformulation of ideas. Throughout the constant remediation in Benedict's paintings, the only immutable thing is the multiplication of interpellative layers.
At the opening, more guests will join the life-size photographs that populate the work and a performance by Lucy Dodd will pierce the atmosphere. With limitless attention, painting is an infinite zoom in effect that endlessly generates and penetrates the recursive layers of a falsely faustian dilemma—work or not, dine or paint, dinner, painting, dinner, painting, etc. Like a metropolitan first date where we get fat, talk, suffer nationalistic tendencies and wade through what can be done about them.
- Mathieu Malouf
Bonjour Tourist
Opening: Friday, April 13, 2012; 7pm-10pm
From 8pm performance by Lucy Dodd
April 14- June 16, 2012
From Tuesday to Saturday, 11am-7pm
For the past several years Will Benedict has been working professionally as a photographer, painter and tourist. This April at Gio' Marconi, Benedict will present Bonjour Tourist, new works relying on various combinations of gouache paintings and cut-out studio portraits, mounted in customized aluminium and foamcore frames. Organized in distinct series, they fulfill the nominal categories of newscasters, postcards, flags, couples having dinner and nations peeking in through windows. Compared to the kind of aesthetic stimulation experienced while watching TV the works are like watching two, maybe three channels at the same time. In Benedict's works the buzzing clamor of things, places, foods and people are fossilized in lavishly painted waxed foamcore passepartout, freezing the sadness of the tourist and audience (the same thing) into an ever so slight hypomanic mixture of euphoria and irritability. Frozen along with everyone and everything in these passepartouts are paintings on canvas depicting a tits and penis nationalism that sells food at restaurants, plane ticket to exotic locals, walls or stamps. Social relations are stimulating, they embody growth, destruction and a reformulation of ideas. Throughout the constant remediation in Benedict's paintings, the only immutable thing is the multiplication of interpellative layers.
At the opening, more guests will join the life-size photographs that populate the work and a performance by Lucy Dodd will pierce the atmosphere. With limitless attention, painting is an infinite zoom in effect that endlessly generates and penetrates the recursive layers of a falsely faustian dilemma—work or not, dine or paint, dinner, painting, dinner, painting, etc. Like a metropolitan first date where we get fat, talk, suffer nationalistic tendencies and wade through what can be done about them.
- Mathieu Malouf