Aldo ROSSI
Aldo Rossi
Gió Marconi, Milan
16.04.–17.05.2008
Aldo Rossi
Gió Marconi, Milan
16.04.–17.05.2008
IT
Inaugurazione: mercoledì 16 aprile 2008 ore 19.00
Dal 17 aprile al 17 maggio 2008
Da martedì a sabato, 10-13; 15-19
La galleria Gio’ Marconi presenta Disegni di Aldo Rossi, a circa dieci anni dalla sua ultima personale a Milano. La mostra riunisce da trentacinque a quaranta opere che toccano molti punti fondamentali del suo percorso progettuale, dagli anni Sessanta agli anni Novanta.
Le architetture disegnate da Rossi, con acquerelli o matita nera, con pennarelli o collage e tecnica mista, con matite colorate o tempera, hanno sempre accompagnato il suo lavoro di progettista: dai celebri studi per il Gallaratese di Milano (dal 1968) ai progetti per il Cimitero di San Cataldo a Modena (dal 1971), dai disegni per l’Hotel Il Palazzo di Fukuoka (dal 1987) agli schizzi per lo Showroom Ambiente a Tokyo (dal 1989), il disegno è sempre stato un ulteriore elemento di verifica del progetto in via di sviluppo, una riflessione a posteriori sull’architettura costruita, una felice inclinazione e una grande passione.
La selezione delle opere in mostra ripropone agli occhi del pubblico, dopo molti anni di assenza, non solo il legame profondo dell’Architetto con il disegno e il suo inesauribile desiderio di elaborazione del progetto attraverso di esso, ma anche il valore unico dei disegni e degli studi come opera d’arte perché “nell’apparente copia di un disegno emerge la conoscenza come dato o interesse attuale ed è il progetto stesso che diventa memoria. Così è il progetto e non l’oggetto che diventa memoria. I fondi, gli skyline di molti miei disegni (ciminiere, case, periferie, torri) sono così la memoria di cose viste, come il progetto stesso è una cosa vista che è sempre irripetibile anche nella citazione. La citazione non è quindi, come alcuni pensano, sostituzione, ma parte della esperienza stessa.”
Per l’occasione sarà disponibile il volume “Aldo Rossi disegni” a cura di Germano Celant e con un testo di Diane Ghirardo, il primo progetto della Fondazione Aldo Rossi edito da Skira.
Aldo Rossi (1931-1997) compie la sua prima formazione negli anni Cinquanta presso il Politecnico di Milano. Assistente negli studi di Ignazio Gardella e Marco Zanuso, insegna con Ludovico Quaroni presso la Scuola urbanistica di Arezzo e con Carlo Aymonino allo IUAV di Venezia; professore incaricato al Politecnico di Milano nel 1959, vince la cattedra di caratteri degli edifici nel 1970, quando comincia a collaborare anche con diverse università americane tra cui la Cooper Union University, l’Institute for Architecture and Urban Studies, Harvard e Yale University.
L’attività progettuale si divide tra edilizia privata e pubblica. Si ricordano tra i primi progetti realizzati: l’ampliamento della scuola De Amicis di Broni (1970), un’unità residenziale al quartiere Gallaratese di Milano (1973), il Cimitero di San Cataldo di Modena (1978) e la scuola elementare di Fagnano Olona (1976). Successivamente: gli edifici pubblici di Fontivegge-Perugia e Borgoricco (1989), la ristrutturazione del Teatro Carlo Felice di Genova (1989), l’ampliamento dell’aeroporto di Milano-Linate (1993), fino al progetto per la ricostruzione del Teatro “La Fenice” di Venezia. Contemporaneamente la sua notorietà si afferma oltre i confini nazionali con realizzazioni quali l’isolato tra Kochstrasse e Friedrichstrasse a Berlino (1981), l’Hotel “Il Palazzo” di Fukuoka (1989) e a Maastricht il Bonnefanten Museum (1994).
L’attività di storico e teorico dell’architettura comprende, oltre alle collaborazioni con riviste quali “Casabella Continuità”, “Società” e “Il Contemporaneo”, la pubblicazione di Architettura della città (1966) e di A Scientific Autobiography (1984), oltre al film Ornamento e delitto e alla direzione della sezione internazionale di architettura alla Triennale di Milano (1973) e della sezione architettura della Biennale di Venezia del 1983.
Architetto e studioso, nominato Accademico di San Luca nel 1979, insignito del Pritzker Prize 1990 e della 1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture, Aldo Rossi è noto anche per la sua attività di designer – Alessi, Artemide, Longoni, Molteni, Unifor – e artista, dal Teatro del Mondo presentato alla Biennale di Venezia del 1979, al Monumento a Sandro Pertini (Milano, 1990), passando per l’opera pittorica e grafica, da sempre legata alla sua attività progettuale.
Dal 17 aprile al 17 maggio 2008
Da martedì a sabato, 10-13; 15-19
La galleria Gio’ Marconi presenta Disegni di Aldo Rossi, a circa dieci anni dalla sua ultima personale a Milano. La mostra riunisce da trentacinque a quaranta opere che toccano molti punti fondamentali del suo percorso progettuale, dagli anni Sessanta agli anni Novanta.
Le architetture disegnate da Rossi, con acquerelli o matita nera, con pennarelli o collage e tecnica mista, con matite colorate o tempera, hanno sempre accompagnato il suo lavoro di progettista: dai celebri studi per il Gallaratese di Milano (dal 1968) ai progetti per il Cimitero di San Cataldo a Modena (dal 1971), dai disegni per l’Hotel Il Palazzo di Fukuoka (dal 1987) agli schizzi per lo Showroom Ambiente a Tokyo (dal 1989), il disegno è sempre stato un ulteriore elemento di verifica del progetto in via di sviluppo, una riflessione a posteriori sull’architettura costruita, una felice inclinazione e una grande passione.
La selezione delle opere in mostra ripropone agli occhi del pubblico, dopo molti anni di assenza, non solo il legame profondo dell’Architetto con il disegno e il suo inesauribile desiderio di elaborazione del progetto attraverso di esso, ma anche il valore unico dei disegni e degli studi come opera d’arte perché “nell’apparente copia di un disegno emerge la conoscenza come dato o interesse attuale ed è il progetto stesso che diventa memoria. Così è il progetto e non l’oggetto che diventa memoria. I fondi, gli skyline di molti miei disegni (ciminiere, case, periferie, torri) sono così la memoria di cose viste, come il progetto stesso è una cosa vista che è sempre irripetibile anche nella citazione. La citazione non è quindi, come alcuni pensano, sostituzione, ma parte della esperienza stessa.”
Per l’occasione sarà disponibile il volume “Aldo Rossi disegni” a cura di Germano Celant e con un testo di Diane Ghirardo, il primo progetto della Fondazione Aldo Rossi edito da Skira.
Aldo Rossi (1931-1997) compie la sua prima formazione negli anni Cinquanta presso il Politecnico di Milano. Assistente negli studi di Ignazio Gardella e Marco Zanuso, insegna con Ludovico Quaroni presso la Scuola urbanistica di Arezzo e con Carlo Aymonino allo IUAV di Venezia; professore incaricato al Politecnico di Milano nel 1959, vince la cattedra di caratteri degli edifici nel 1970, quando comincia a collaborare anche con diverse università americane tra cui la Cooper Union University, l’Institute for Architecture and Urban Studies, Harvard e Yale University.
L’attività progettuale si divide tra edilizia privata e pubblica. Si ricordano tra i primi progetti realizzati: l’ampliamento della scuola De Amicis di Broni (1970), un’unità residenziale al quartiere Gallaratese di Milano (1973), il Cimitero di San Cataldo di Modena (1978) e la scuola elementare di Fagnano Olona (1976). Successivamente: gli edifici pubblici di Fontivegge-Perugia e Borgoricco (1989), la ristrutturazione del Teatro Carlo Felice di Genova (1989), l’ampliamento dell’aeroporto di Milano-Linate (1993), fino al progetto per la ricostruzione del Teatro “La Fenice” di Venezia. Contemporaneamente la sua notorietà si afferma oltre i confini nazionali con realizzazioni quali l’isolato tra Kochstrasse e Friedrichstrasse a Berlino (1981), l’Hotel “Il Palazzo” di Fukuoka (1989) e a Maastricht il Bonnefanten Museum (1994).
L’attività di storico e teorico dell’architettura comprende, oltre alle collaborazioni con riviste quali “Casabella Continuità”, “Società” e “Il Contemporaneo”, la pubblicazione di Architettura della città (1966) e di A Scientific Autobiography (1984), oltre al film Ornamento e delitto e alla direzione della sezione internazionale di architettura alla Triennale di Milano (1973) e della sezione architettura della Biennale di Venezia del 1983.
Architetto e studioso, nominato Accademico di San Luca nel 1979, insignito del Pritzker Prize 1990 e della 1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture, Aldo Rossi è noto anche per la sua attività di designer – Alessi, Artemide, Longoni, Molteni, Unifor – e artista, dal Teatro del Mondo presentato alla Biennale di Venezia del 1979, al Monumento a Sandro Pertini (Milano, 1990), passando per l’opera pittorica e grafica, da sempre legata alla sua attività progettuale.
EN
Opening: Wednesday, April 16th 2008, at 7 PM
From April 17th till May 17th 2008
From Tuesday to Saturday, 10-13; 15-19
Giò Marconi is pleased to announce Aldo Rossi, works on paper, ten years after his last solo-show in Milan.
The exhibition collects the most important forty works of his career, from 1960 to 1990.
The architectonical projects drawn in watercolours or in black pencil, in felt-pen or in collage or in mixed-media, in coloured-pastels or in tempera, have always been the main trait of his work as a designer: from his famous studies for the Gallaratese in Milan (from 1968) to his projects for the San Cataldo Cemetery in Modena (from 1971), from his projects for the Hotel II Palazzo di Fukoka (from 1987) to his sketches for the Showroom Ambiente in Tokyo (from 1989), drawing has always been for Aldo Rossi a further element to check his developing projects, a subsequent reflection on the architectures, and a strong passion.
The works selected for the exhibition offer to the viewer, after a long absence, not only the deep connection of the Architect with drawing and his inexhaustible desire to develop his projects through it, but also the unique value of his drawings and his projects as a work of art because“ in the apparent copy of a drawing comes out the knowledge as a fact or as a current interest and it is the project itself that becomes memory. So it is the project and not the object that becomes memory. The backgrounds, the skylines of many of my drawings (chimneys, houses, suburbs, towers) are reminiscences of things i’ve seen, as the project itself is something i’ve seen, but it is always different also in the quotation. The quotation is not a replacement, as someone could think, but is part of the very experience.”
On the occasion will be presented the first project of the Fondazione Aldo Rossi: the volume “Aldo Rossi drawings”, curated by Germano Celant with an essay by Diane Ghirardo.
Aldo Rossi (1931 – 1997) completed his studies in the 50’s at Politecnico of Milan. He was the assistant in Ignazio Gardella and Marco Zanusos’ studio, he taught with Ludovico Quaroni at the Scuola Urbanistica in Arezzo and at the IUAV in Venice; professor at the Politecnico of Milan in 1959, he got the professorship of Buildings Architecture in 1970 when he started his collaboration with different American Universities: the Cooper Union University, the Institute for Architecture and Urban Studies, Harvard and Yale University.
His projects include public and private buildings. Among his first projects have to be mentioned: the De Amicis School enlargement in Broni (1970), a residential complex in the Gallaratese quarter of Milan (1973) and the primary school in Fagnano Olona (1976). Following: the public buildings in Fontivegge-Perugia and Borgoricco (1989), the Theater Carlo Felice restructuring in Genua, the Milano-Linate airport enlargement (1993) and the project for the rebuilding of the Theater “La Fenice” in Venice. At the same time he was recognized abroad for projects such as the block between Kochstrasse and Friedrichstrasse in Berlin (1981), the Hotel “Il Palazzo” in Fukoka (1989) and the Bonnefanten Museum in Maastricht (1994).
His activity as historian and architectural theorist includes collaborations with magazines such as “Casabella Continuità”, “Società”, and “Il Contemporaneo”, the publication of the book Architettura della città (1966) and of A Scientific Autobiography (1984), the film Ornamento e delitto and the direction of the international Architecture section at the Triennale of Milan (1973) and the Architecture section of the Venice Biennal in 1983.
Architect and researcher, has been appointed as Accademico di San Luca in 1979, awarded with the Pritzker Price 1990 and the 1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture.
Aldo Rossi is famous also for his activity as a designer – Alessi, Artemide, Longoni, Molteni, Unifor – and as an artist, from the Teatro del Mondo, presented at the Venice Biennal in 1979, to the Sandro Pertini Monument (Milano, 1990) and his pictorial and graphical art, strictly connected to his projects.
From April 17th till May 17th 2008
From Tuesday to Saturday, 10-13; 15-19
Giò Marconi is pleased to announce Aldo Rossi, works on paper, ten years after his last solo-show in Milan.
The exhibition collects the most important forty works of his career, from 1960 to 1990.
The architectonical projects drawn in watercolours or in black pencil, in felt-pen or in collage or in mixed-media, in coloured-pastels or in tempera, have always been the main trait of his work as a designer: from his famous studies for the Gallaratese in Milan (from 1968) to his projects for the San Cataldo Cemetery in Modena (from 1971), from his projects for the Hotel II Palazzo di Fukoka (from 1987) to his sketches for the Showroom Ambiente in Tokyo (from 1989), drawing has always been for Aldo Rossi a further element to check his developing projects, a subsequent reflection on the architectures, and a strong passion.
The works selected for the exhibition offer to the viewer, after a long absence, not only the deep connection of the Architect with drawing and his inexhaustible desire to develop his projects through it, but also the unique value of his drawings and his projects as a work of art because“ in the apparent copy of a drawing comes out the knowledge as a fact or as a current interest and it is the project itself that becomes memory. So it is the project and not the object that becomes memory. The backgrounds, the skylines of many of my drawings (chimneys, houses, suburbs, towers) are reminiscences of things i’ve seen, as the project itself is something i’ve seen, but it is always different also in the quotation. The quotation is not a replacement, as someone could think, but is part of the very experience.”
On the occasion will be presented the first project of the Fondazione Aldo Rossi: the volume “Aldo Rossi drawings”, curated by Germano Celant with an essay by Diane Ghirardo.
Aldo Rossi (1931 – 1997) completed his studies in the 50’s at Politecnico of Milan. He was the assistant in Ignazio Gardella and Marco Zanusos’ studio, he taught with Ludovico Quaroni at the Scuola Urbanistica in Arezzo and at the IUAV in Venice; professor at the Politecnico of Milan in 1959, he got the professorship of Buildings Architecture in 1970 when he started his collaboration with different American Universities: the Cooper Union University, the Institute for Architecture and Urban Studies, Harvard and Yale University.
His projects include public and private buildings. Among his first projects have to be mentioned: the De Amicis School enlargement in Broni (1970), a residential complex in the Gallaratese quarter of Milan (1973) and the primary school in Fagnano Olona (1976). Following: the public buildings in Fontivegge-Perugia and Borgoricco (1989), the Theater Carlo Felice restructuring in Genua, the Milano-Linate airport enlargement (1993) and the project for the rebuilding of the Theater “La Fenice” in Venice. At the same time he was recognized abroad for projects such as the block between Kochstrasse and Friedrichstrasse in Berlin (1981), the Hotel “Il Palazzo” in Fukoka (1989) and the Bonnefanten Museum in Maastricht (1994).
His activity as historian and architectural theorist includes collaborations with magazines such as “Casabella Continuità”, “Società”, and “Il Contemporaneo”, the publication of the book Architettura della città (1966) and of A Scientific Autobiography (1984), the film Ornamento e delitto and the direction of the international Architecture section at the Triennale of Milan (1973) and the Architecture section of the Venice Biennal in 1983.
Architect and researcher, has been appointed as Accademico di San Luca in 1979, awarded with the Pritzker Price 1990 and the 1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture.
Aldo Rossi is famous also for his activity as a designer – Alessi, Artemide, Longoni, Molteni, Unifor – and as an artist, from the Teatro del Mondo, presented at the Venice Biennal in 1979, to the Sandro Pertini Monument (Milano, 1990) and his pictorial and graphical art, strictly connected to his projects.