RosaBARBA
Stating the Real Sublime
Gió Marconi, Milan
19.09.–07.11.2009
Stating the Real Sublime
Gió Marconi, Milan
19.09.–07.11.2009
IT
Rosa Barba
Stating the Real Sublime
Inaugurazione: venerdì 18 Settembre 2009 dalle 19 alle 21
19 settembre - 31 ottobre, 2009
martedì - sabato; 11-19
La galleria Gió Marconi è lieta di presentare la prima mostra personale di Rosa Barba intitolata "Stating the Real Sublime".
Al piano terra della galleria saranno esposti vari film e installazioni, insieme alle nuove “sculture filmiche” e frammenti di testo su feltro.
La trilogia "Western Round Table", "They Shine" e "Waiting Grounds" condivide un punto di partenza geografico: il deserto Mojave in California.
"They Shine", una toccante proiezione in 35 mm che fu già presentata durante la T2 Triennale di Torino nel 2008, è permeata da miti urbani e personali ipotesi. Dall’esterno infinite traiettorie di specchi semi-circolari, una sorta di recinto perimetrale, ruotano lentamente, riflettendo il paesaggio attorno. Si sente una voce maschile, il cui tono è quello di un particolare genere di cinema americano, introspettivo e mitico.
Il titolo di "Western Round Table" si riferisce invece ad una conferenza che si tenne nel 1949 e durante la quale dei rappresentanti di arte, letteratura, musica e scienza (tra i quali Marcel Duchamp e Frank Lloyd Wright) discussero dell'arte contemporanea e del suo possibile futuro. Si tratta di due proiettori 16 mm i cui obiettivi risultano puntati l'uno verso l'altro, quasi ad ingaggiare una sorta di dialogo.
In "Machine Vision Seekers", un proiettore che si muove lentamente riproduce sulle pareti circostanti frammenti di testo, di uno script immaginario. Rosa Barba fa uso del proiettore mobile, che letteralmente getta le parole sulle pareti: questo atto, in parte aggressivo, è anche un’allusione alla cecità dei protagonisti nel testo e ai molteplici livelli insiti nella storia (nel senso che il proiettore abbandona progressivamente lo schermo bi-dimensionale). “Machine Vision Seekers” si muove tra il proiettore e lo spettatore, in un proiettare decostruito dove tutte le parti, visibili e non visibili, sono interconnesse, a creare un cinema senza immagini.
Nelle nuove sculture "Enigmatic Whistler" e “Stating the Real Sublime” il materiale prende potere e guida la macchina, in una sorta di gesto anarchico. In “Enigmatic Whistler”, il proiettore è abbracciato dalla sua stessa narrazione. In “Stating the Real Sublime” il proiettore è sospeso al soffitto dal suo stesso materiale di celluloide, e da lì tenta di mantenersi in equilibrio e individuare un possibile schermo.
La proiezione decostruita di Rosa Barba dal titolo "Coro Spezzato: The Future lasts one day", costituita da cinque proiettori 16 mm che riproducono sulle pareti circostanti frammenti di frasi che parlano di un nuovo futuro collettivo, è un'altra scultura /performance dell'artista che può essere vista nell'ambito della 53esima Biennale di Venezia ai Giardini – Palazzo delle Esposizioni.
Altri lavori di Rosa Barba sono al momento in mostra presso la Bonners Konsthall, Stoccolma. Il suo ultimo film “The Empirical Effect”, 2009, si può invece vedere alla V Biennale di Gotheborg: il principale protagonista del film è il vulcano Vesuvio, che si erige come una metafora della società e della politica italiane – una segreta invenzione alchemica per nascondere e proteggere se stessi.
Rosa Barba è nata ad Agrigento nel 1972. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Colonia e ha partecipato ad un programma al Rijksakademie van Beeldende Kunsten ad Amsterdam. Rosa Barba terrà la sua prima grande mostra personale in Italia all’inizio del 2010 presso la Fondazione Galleria Civica- Centro di Ricerca per l'Arte Contemporanea, Trento. Barba ha tenuto mostre personali presso: Dia Art Foundation, New York; Villa Romana, Firenze; Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam; Kunstverein Medienturm, Graz; Bildmuseet, Ulmea; Baltic Art Center, Visby, Sweden; Badischer Kunstverein, Karlsruhe; Kasseler Kunstverein, Kassel; Kunsthalle, Duesseldorf. Tra le mostre collettive: Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene; Museum of Contemporary Art, Chicago; Kunsthalle, Basel; Torino Triennale, Torino; Sculpture Center, New York; Palazzo Grassi, Venice; Art Gallery of York University, Toronto; Koelnischer Kunstverein, Cologne; De Appel, Amsterdam; Kunsthalle, Budapest; Australian Centre for Contemporary Art, Melbourne. Opere di Rosa Barba sono presenti nelle collezioni: Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Ursula Blickle Videoarchiv, Vienna; FRAC Piemonte; GAM Museum, Torino Barba vive e lavora a Berlino.
Stating the Real Sublime
Inaugurazione: venerdì 18 Settembre 2009 dalle 19 alle 21
19 settembre - 31 ottobre, 2009
martedì - sabato; 11-19
La galleria Gió Marconi è lieta di presentare la prima mostra personale di Rosa Barba intitolata "Stating the Real Sublime".
Al piano terra della galleria saranno esposti vari film e installazioni, insieme alle nuove “sculture filmiche” e frammenti di testo su feltro.
La trilogia "Western Round Table", "They Shine" e "Waiting Grounds" condivide un punto di partenza geografico: il deserto Mojave in California.
"They Shine", una toccante proiezione in 35 mm che fu già presentata durante la T2 Triennale di Torino nel 2008, è permeata da miti urbani e personali ipotesi. Dall’esterno infinite traiettorie di specchi semi-circolari, una sorta di recinto perimetrale, ruotano lentamente, riflettendo il paesaggio attorno. Si sente una voce maschile, il cui tono è quello di un particolare genere di cinema americano, introspettivo e mitico.
Il titolo di "Western Round Table" si riferisce invece ad una conferenza che si tenne nel 1949 e durante la quale dei rappresentanti di arte, letteratura, musica e scienza (tra i quali Marcel Duchamp e Frank Lloyd Wright) discussero dell'arte contemporanea e del suo possibile futuro. Si tratta di due proiettori 16 mm i cui obiettivi risultano puntati l'uno verso l'altro, quasi ad ingaggiare una sorta di dialogo.
In "Machine Vision Seekers", un proiettore che si muove lentamente riproduce sulle pareti circostanti frammenti di testo, di uno script immaginario. Rosa Barba fa uso del proiettore mobile, che letteralmente getta le parole sulle pareti: questo atto, in parte aggressivo, è anche un’allusione alla cecità dei protagonisti nel testo e ai molteplici livelli insiti nella storia (nel senso che il proiettore abbandona progressivamente lo schermo bi-dimensionale). “Machine Vision Seekers” si muove tra il proiettore e lo spettatore, in un proiettare decostruito dove tutte le parti, visibili e non visibili, sono interconnesse, a creare un cinema senza immagini.
Nelle nuove sculture "Enigmatic Whistler" e “Stating the Real Sublime” il materiale prende potere e guida la macchina, in una sorta di gesto anarchico. In “Enigmatic Whistler”, il proiettore è abbracciato dalla sua stessa narrazione. In “Stating the Real Sublime” il proiettore è sospeso al soffitto dal suo stesso materiale di celluloide, e da lì tenta di mantenersi in equilibrio e individuare un possibile schermo.
La proiezione decostruita di Rosa Barba dal titolo "Coro Spezzato: The Future lasts one day", costituita da cinque proiettori 16 mm che riproducono sulle pareti circostanti frammenti di frasi che parlano di un nuovo futuro collettivo, è un'altra scultura /performance dell'artista che può essere vista nell'ambito della 53esima Biennale di Venezia ai Giardini – Palazzo delle Esposizioni.
Altri lavori di Rosa Barba sono al momento in mostra presso la Bonners Konsthall, Stoccolma. Il suo ultimo film “The Empirical Effect”, 2009, si può invece vedere alla V Biennale di Gotheborg: il principale protagonista del film è il vulcano Vesuvio, che si erige come una metafora della società e della politica italiane – una segreta invenzione alchemica per nascondere e proteggere se stessi.
Rosa Barba è nata ad Agrigento nel 1972. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Colonia e ha partecipato ad un programma al Rijksakademie van Beeldende Kunsten ad Amsterdam. Rosa Barba terrà la sua prima grande mostra personale in Italia all’inizio del 2010 presso la Fondazione Galleria Civica- Centro di Ricerca per l'Arte Contemporanea, Trento. Barba ha tenuto mostre personali presso: Dia Art Foundation, New York; Villa Romana, Firenze; Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam; Kunstverein Medienturm, Graz; Bildmuseet, Ulmea; Baltic Art Center, Visby, Sweden; Badischer Kunstverein, Karlsruhe; Kasseler Kunstverein, Kassel; Kunsthalle, Duesseldorf. Tra le mostre collettive: Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene; Museum of Contemporary Art, Chicago; Kunsthalle, Basel; Torino Triennale, Torino; Sculpture Center, New York; Palazzo Grassi, Venice; Art Gallery of York University, Toronto; Koelnischer Kunstverein, Cologne; De Appel, Amsterdam; Kunsthalle, Budapest; Australian Centre for Contemporary Art, Melbourne. Opere di Rosa Barba sono presenti nelle collezioni: Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Ursula Blickle Videoarchiv, Vienna; FRAC Piemonte; GAM Museum, Torino Barba vive e lavora a Berlino.
EN
Rosa Barba
Stating the Real Sublime
Opening: Friday, September 18, 2009; 7pm-9pm
September 19 - October 31, 2009
Tuesday-Saturday; 11am-7pm
Gio Marconi gallery is pleased to announce the first solo show with Rosa Barba "Stating the Real Sublime".
On display on the gallery’s groundfloor will be several films and installations as well as her new filmic sculptures and text pieces on felt.
The trilogy "Western Round Table", "They Shine" and "Waiting Grounds" all share the geographical starting point of the Mojave Desert in California: The film “They Shine”, an impressive 35mm projection which could already be seen at the T2 Torino Triennale in 2008 is informed by urban myths and personal hypotheses. From outside a perimeter fence endless rows of semi-circular mirrors slowly revolve, reflecting their surroundings. A man’s voice is heard, his tone that of a particular kind of American cinema, introspective and mythic. “Western Round Table”, whose title refers to a conference that took place in 1949 and at which representatives from art, literature, music and science (among them Marcel Duchamp and Frank Lloyd Wright) discussed contemporary art and its possibile future, is a sculpture consisting of two 16mm projectors that have their spotlights aimed at one another as if in a dialogue.
In "Machine Vision Seekers" a moving projector casts text fragments of a fictional script onto the surrounding walls. Rosa Barba makes use of a moving projector, which literally throws the words onto the wall. That partly aggressive act is also a reference to the blindness of the protagonists in the text and to the several layers in the storyline (in the sense that the projector is abandoning the two-dimensional screen). "Machine Vision Seekers" shifts between the projector and the viewer, a deconstructed screening where all parts, visible and non-visible, are interlinked, thus creating an imageless cinema.
In the new sculptures, "Enigmatic Whistler" and "Stating the Real Sublime" the material takes over and leads the machine in a kind of anarchic gesture. In „Enigmatic Whistler“ the projector is embraced by its own narration. In „Stating the Real Sublime“ the projector is suspended from the ceiling by its own celluloid material, trying to balance itself out and formulating a screen.
Barba’s deconstructed projector choir "Coro Spezzato: The Future lasts one Day", an installation consisting of five 16mm projectors that cast fragments of sentences about a new collective future onto the surrounding walls, is another of Barba’s sculpture – performances and can still be seen at the 53rd Venice Biennale in the Giardini’s Palazzo delle Esposizione. Other works by Rosa Barba are currently on display at the Bonniers Konsthall, Stockholm. Her latest film „The Empirical Effect“, 2009 can be seen at the 5th Gotheborg Biennial. The main protagonist of the film is the volcano Vesuvius which stands as a metaphor for Italian society and politics – a secret alchimist invention to hide and protect yourself.
Rosa Barba was born in 1972 in Agrigento, Sicily. She studied at the Academy of Media Arts in Cologne and attended a two year residency programme at the Rijksakademie van Beeldende Kunsten in Amsterdam. Rosa Barba will have her first major Italian solo show in the beginning of 2010 at the Fondazione Galleria Civica - Center of Research on Contemporary Art, Trento. Barba has had solo shows at the Dia Art Foundation in New York; Villa Romana, Florence; Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam; Kunstverein Medienturm, Graz; Bildmuseet, Umea; Baltic Art Center, Visby, Sweden; Badischer Kunstverein, Karlsruhe; Kasseler Kunstverein, Kassel; Kunsthalle, Duesseldorf. Her work has been featured in exhibitions at Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene; Museum of Contemporary Art, Chicago; Kunsthalle, Basel; Torino Triennale, Turin; Sculpture Center, New York; Palazzo Grassi, Venice; Art Gallery of York University, Toronto; Koelnischer Kunstverein, Cologne; De Appel, Amsterdam; Kunsthalle, Budapest; Australian Centre for Contemporary Art, Melbourne. Works by Rosa Barba are in the collections of the Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia in Madrid, the Ursula Blickle Videoarchive, Vienna, the FRAC Piemonte and the GAM Museum, Torino. Barba lives and works in Berlin.
Stating the Real Sublime
Opening: Friday, September 18, 2009; 7pm-9pm
September 19 - October 31, 2009
Tuesday-Saturday; 11am-7pm
Gio Marconi gallery is pleased to announce the first solo show with Rosa Barba "Stating the Real Sublime".
On display on the gallery’s groundfloor will be several films and installations as well as her new filmic sculptures and text pieces on felt.
The trilogy "Western Round Table", "They Shine" and "Waiting Grounds" all share the geographical starting point of the Mojave Desert in California: The film “They Shine”, an impressive 35mm projection which could already be seen at the T2 Torino Triennale in 2008 is informed by urban myths and personal hypotheses. From outside a perimeter fence endless rows of semi-circular mirrors slowly revolve, reflecting their surroundings. A man’s voice is heard, his tone that of a particular kind of American cinema, introspective and mythic. “Western Round Table”, whose title refers to a conference that took place in 1949 and at which representatives from art, literature, music and science (among them Marcel Duchamp and Frank Lloyd Wright) discussed contemporary art and its possibile future, is a sculpture consisting of two 16mm projectors that have their spotlights aimed at one another as if in a dialogue.
In "Machine Vision Seekers" a moving projector casts text fragments of a fictional script onto the surrounding walls. Rosa Barba makes use of a moving projector, which literally throws the words onto the wall. That partly aggressive act is also a reference to the blindness of the protagonists in the text and to the several layers in the storyline (in the sense that the projector is abandoning the two-dimensional screen). "Machine Vision Seekers" shifts between the projector and the viewer, a deconstructed screening where all parts, visible and non-visible, are interlinked, thus creating an imageless cinema.
In the new sculptures, "Enigmatic Whistler" and "Stating the Real Sublime" the material takes over and leads the machine in a kind of anarchic gesture. In „Enigmatic Whistler“ the projector is embraced by its own narration. In „Stating the Real Sublime“ the projector is suspended from the ceiling by its own celluloid material, trying to balance itself out and formulating a screen.
Barba’s deconstructed projector choir "Coro Spezzato: The Future lasts one Day", an installation consisting of five 16mm projectors that cast fragments of sentences about a new collective future onto the surrounding walls, is another of Barba’s sculpture – performances and can still be seen at the 53rd Venice Biennale in the Giardini’s Palazzo delle Esposizione. Other works by Rosa Barba are currently on display at the Bonniers Konsthall, Stockholm. Her latest film „The Empirical Effect“, 2009 can be seen at the 5th Gotheborg Biennial. The main protagonist of the film is the volcano Vesuvius which stands as a metaphor for Italian society and politics – a secret alchimist invention to hide and protect yourself.
Rosa Barba was born in 1972 in Agrigento, Sicily. She studied at the Academy of Media Arts in Cologne and attended a two year residency programme at the Rijksakademie van Beeldende Kunsten in Amsterdam. Rosa Barba will have her first major Italian solo show in the beginning of 2010 at the Fondazione Galleria Civica - Center of Research on Contemporary Art, Trento. Barba has had solo shows at the Dia Art Foundation in New York; Villa Romana, Florence; Stedelijk Museum Bureau, Amsterdam; Kunstverein Medienturm, Graz; Bildmuseet, Umea; Baltic Art Center, Visby, Sweden; Badischer Kunstverein, Karlsruhe; Kasseler Kunstverein, Kassel; Kunsthalle, Duesseldorf. Her work has been featured in exhibitions at Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene; Museum of Contemporary Art, Chicago; Kunsthalle, Basel; Torino Triennale, Turin; Sculpture Center, New York; Palazzo Grassi, Venice; Art Gallery of York University, Toronto; Koelnischer Kunstverein, Cologne; De Appel, Amsterdam; Kunsthalle, Budapest; Australian Centre for Contemporary Art, Melbourne. Works by Rosa Barba are in the collections of the Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia in Madrid, the Ursula Blickle Videoarchive, Vienna, the FRAC Piemonte and the GAM Museum, Torino. Barba lives and works in Berlin.