IT
Grazia Toderi
Orbite Rosse
Inaugurazione: martedì 26 gennaio 2010, 18 - 21
27 gennaio - 6 marzo, 2010
martedì - sabato, 10.30-12.30; 15.30-19.00
La Galleria Giò Marconi è lieta di annunciare la mostra personale di Grazia Toderi, intitolata "Orbite Rosse".
Per la sua quarta personale da Giò Marconi, che occupa tutto il piano terra della galleria, Grazia Toderi espone tre nuove serie di disegni, realizzati con grafite, argento e stagno fuso, nuove opere fotografiche e due proiezioni video prodotte per la mostra. Il disegno è per l’artista il primo livello, fondamentale e necessario, in cui immergersi, un esercizio di concentrazione, leggerezza e libertà, solo in seguito al quale poter arrivare, dopo una ulteriore lavorazione che passa attraverso le immagini fotografiche, alla realizzazione di una nuova opera video. Tutte le opere della mostra sono intitolate "Orbite Rosse", e già nel 1998 l’artista aveva esposto alla Galleria Giò Marconi una doppia proiezione video dal titolo "Orbite". Nell’opera dell’artista i riferimenti alle orbite sono fin dall’inizio del suo lavoro un elemento costante, siano quelle della Luna intorno alla Terra, dei pianeti intorno al Sole, dei satelliti o delle astronavi intorno ai pianeti, o anche quelle disegnate da una palla all’interno di uno stadio, o tracciate da una trottola su un pavimento.
Ma “orbite” sono anche le due cavità della nostra testa attraverso le quali costruiamo la nostra immagine del mondo, e stranamente la rappresentazione del mondo stesso attraverso la cartografia è rappresentata da due globi schiacciati.
L’altro elemento costante è la luce. Grazia Toderi ha scelto di realizzare e proiettare video perchè la materia di cui esso si compone è luce che viaggia nel tempo e che appare, evidenziandosi, quando incontra una superficie. Il video è anche un mezzo che può essere potenzialmente trasmesso, attraverso la luce stessa, contemporaneamente in tutto il mondo.
" Orbite Rosse" è un riferimento inoltre al colore delle luci delle nostre città viste dall’alto nella notte, e al colore rossastro indefinito delle nostre palpebre chiuse mentre siamo rivolti alla luce, un mondo fuori, e un mondo dentro.
L'artista era presente quest'anno alla 53ª Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia. Fare Mondi (a cura di D. Birnbaum): la sua terza partecipazione all'evento veneziano di cui una insignita del Leone d'Oro (1999, 48ª Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia. DAPERTutto, a cura di H. Szeemann).
Orbite Rosse
Inaugurazione: martedì 26 gennaio 2010, 18 - 21
27 gennaio - 6 marzo, 2010
martedì - sabato, 10.30-12.30; 15.30-19.00
La Galleria Giò Marconi è lieta di annunciare la mostra personale di Grazia Toderi, intitolata "Orbite Rosse".
Per la sua quarta personale da Giò Marconi, che occupa tutto il piano terra della galleria, Grazia Toderi espone tre nuove serie di disegni, realizzati con grafite, argento e stagno fuso, nuove opere fotografiche e due proiezioni video prodotte per la mostra. Il disegno è per l’artista il primo livello, fondamentale e necessario, in cui immergersi, un esercizio di concentrazione, leggerezza e libertà, solo in seguito al quale poter arrivare, dopo una ulteriore lavorazione che passa attraverso le immagini fotografiche, alla realizzazione di una nuova opera video. Tutte le opere della mostra sono intitolate "Orbite Rosse", e già nel 1998 l’artista aveva esposto alla Galleria Giò Marconi una doppia proiezione video dal titolo "Orbite". Nell’opera dell’artista i riferimenti alle orbite sono fin dall’inizio del suo lavoro un elemento costante, siano quelle della Luna intorno alla Terra, dei pianeti intorno al Sole, dei satelliti o delle astronavi intorno ai pianeti, o anche quelle disegnate da una palla all’interno di uno stadio, o tracciate da una trottola su un pavimento.
Ma “orbite” sono anche le due cavità della nostra testa attraverso le quali costruiamo la nostra immagine del mondo, e stranamente la rappresentazione del mondo stesso attraverso la cartografia è rappresentata da due globi schiacciati.
L’altro elemento costante è la luce. Grazia Toderi ha scelto di realizzare e proiettare video perchè la materia di cui esso si compone è luce che viaggia nel tempo e che appare, evidenziandosi, quando incontra una superficie. Il video è anche un mezzo che può essere potenzialmente trasmesso, attraverso la luce stessa, contemporaneamente in tutto il mondo.
" Orbite Rosse" è un riferimento inoltre al colore delle luci delle nostre città viste dall’alto nella notte, e al colore rossastro indefinito delle nostre palpebre chiuse mentre siamo rivolti alla luce, un mondo fuori, e un mondo dentro.
L'artista era presente quest'anno alla 53ª Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia. Fare Mondi (a cura di D. Birnbaum): la sua terza partecipazione all'evento veneziano di cui una insignita del Leone d'Oro (1999, 48ª Esposizione Internazionale d'Arte La Biennale di Venezia. DAPERTutto, a cura di H. Szeemann).
EN
Grazia Toderi
Orbite Rosse
Opening: Tuesday, January 26, 2010; 6 - 9 PM
January 27 - March 6, 2010
Tuesday - Saturday, 10.30-12.30; 3.30-7.00
Giò Marconi Gallery is pleased to announce the fourth solo exhibition of Grazia Toderi: “Orbite Rosse”.
On display on the gallery’s groundfloor, will be three new series of drawings made of graphite, silver and melted tin, new photo works and two new video projections. For Toderi the drawings are a vital first step in the preparatory process of making new video works.
All the works in the exhibition have the same title: “Orbite Rosse”. Back in 1998, the artist already showed a double video projection called “Orbite” in the gallery. In Toderi’s work references to orbits have been constant ever since the beginning of her career: be it the moon that moves around the Earth, the planets that move around the sun, satellites or spaceships that move around planets, or even a football inside a stadium, or the movements of a spinning top on a pavement.
The meaning of the word ”orbit" expands as also the two cavities in our head, with which we construct our image of the world are considered to be orbits. Even traditional representations of the world in cartographies are depicted by two flattened globes, hence orbits.
The other constant element in Grazia Toderi's work is light: the reason why the artist has chosen to make videos and project them is because videos are made out of light, light that becomes apparent when it hits a surface. The video is also a medium that can potentially be broadcasted, through the light itself, simultaneously all over the world.
Last but certainly not least, “Orbite Rosse” is also a reference to the colour of citylights seen by night and from above, and a reference to the undefinable reddish colour that appears when we have our eyelids closed while facing the light – an outside world and an inside world.
In 2009, Grazia Toderi participated in the 53rd Venice Biennial “Fare Mondi” (curated by Daniel Birnbaum). It has been her third Biennale di Venezia – after 1999 and 1993. At the 48th Venice Biennial “dAPPERTutto” in 1999 (curated by Harald Szeemann) Toderi won the Golden Lion for her presentation in the Italian Pavilion.
Orbite Rosse
Opening: Tuesday, January 26, 2010; 6 - 9 PM
January 27 - March 6, 2010
Tuesday - Saturday, 10.30-12.30; 3.30-7.00
Giò Marconi Gallery is pleased to announce the fourth solo exhibition of Grazia Toderi: “Orbite Rosse”.
On display on the gallery’s groundfloor, will be three new series of drawings made of graphite, silver and melted tin, new photo works and two new video projections. For Toderi the drawings are a vital first step in the preparatory process of making new video works.
All the works in the exhibition have the same title: “Orbite Rosse”. Back in 1998, the artist already showed a double video projection called “Orbite” in the gallery. In Toderi’s work references to orbits have been constant ever since the beginning of her career: be it the moon that moves around the Earth, the planets that move around the sun, satellites or spaceships that move around planets, or even a football inside a stadium, or the movements of a spinning top on a pavement.
The meaning of the word ”orbit" expands as also the two cavities in our head, with which we construct our image of the world are considered to be orbits. Even traditional representations of the world in cartographies are depicted by two flattened globes, hence orbits.
The other constant element in Grazia Toderi's work is light: the reason why the artist has chosen to make videos and project them is because videos are made out of light, light that becomes apparent when it hits a surface. The video is also a medium that can potentially be broadcasted, through the light itself, simultaneously all over the world.
Last but certainly not least, “Orbite Rosse” is also a reference to the colour of citylights seen by night and from above, and a reference to the undefinable reddish colour that appears when we have our eyelids closed while facing the light – an outside world and an inside world.
In 2009, Grazia Toderi participated in the 53rd Venice Biennial “Fare Mondi” (curated by Daniel Birnbaum). It has been her third Biennale di Venezia – after 1999 and 1993. At the 48th Venice Biennial “dAPPERTutto” in 1999 (curated by Harald Szeemann) Toderi won the Golden Lion for her presentation in the Italian Pavilion.